2014-2023: LA DECADE PIU’ CALDA
Secondo il Met Office, una delle agenzie meteorologiche e climatiche di riferimento del mondo, la temperatura superficiale media globale salirà da 1,03°C a 1,57°C sopra i livelli preindustriali e se le osservazioni per i prossimi cinque anni seguiranno le previsioni, che hanno un’affidabilità del 90%, renderebbero il decennio 14-23 la più calda serie d’anni dall’inizio delle registrazioni che risalgono al 1850.
Il Responsabile delle previsioni a lungo termine, ha ricordato che il 2015 è stato il primo anno in cui le temperature superficiali medie annuali globali hanno raggiunto più 1,0°C rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900) e i 3 anni seguenti sono rimasti tutti vicini a questo livello tant’è che il 2018 si è confermato il quarto anno più caldo della storia.
Cosa vuol dire? Un innalzamento della temperatura già oltre 3-4 gradi centigradi significherebbe carenze di cibo e acqua potabile, inondazione delle zone costiere e decuplicazione della frequenza degli eventi naturali estremi.
Quindi gli effetti del cambiamento climatico non si limitano alla temperatura superficiale, ma il riscaldamento del sistema climatico viene visto attraverso un quadro dei cambiamenti globali che si verificano su tutta la terra, l’atmosfera, gli oceani ed il ghiaccio.
Tutto ciò porterà ondate di calore, scioglimento dei ghiacci artici e antartici con successivo innalzamento del livello dei mari, uragani, tifoni, erosione delle regioni costiere e inondazioni.

Contenere il surriscaldamento globale è un traguardo raggiungibile anche se richiederà un impegno senza precedenti per diminuire velocemente le emissioni inquinanti.
La concentrazione dei gas serra ha iniziato ad aumentare in maniera evidente dalla Rivoluzione Industriale dell’ 800, ma negli ultimi 50 anni la situazione è sfuggita ancora più di mano.
Bisogna generare adesso il cambiamento prima che sia troppo tardi

Qualsiasi cittadino è responsabile del climate change perchè contribuisce indirettamente alle emissioni e al riscaldamento dell’atmosfera con servizi e tecnologie che usiamo abitualmente: elettricità, sistemi di produzione calore, industria, Allevamenti intensivi di animali, deforestazione perchè tagliando alberi si elimina una fonte di assorbimento della CO2..
Dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra come anidride carbonica (CO2) e metano (CH4) create dalle attività inquinanti quali combustione di fonti fossili come il petrolio, per non parlare del trasporto dalle auto agli aerei.
Il risultato è che l’industria si sta riconvertendo in chiave eco-compatibile, spingendo su prodotti a basso impatto come le vetture elettriche e adattandosi all’idea anche di un’ auto fruibile come servizio, con le piattaforme di car sharing, in sostituzione di una vettura di proprietà.