La svolta entro il 2025!
I fast food ed il junk-food in generale non solo non fanno bene ai consumatori e alla loro salute ma hanno un terribile impatto anche sull’ambiente.
Ogni cosa li dentro inquina. Questo perché è tutto basato su packaging e posate monouso: dagli involucri in carta cerata realizzata con composti chimici che vanno a contaminare il cibo finendo nell` organismo di chi lo mangia, ai bicchieri in poliestere che impiegano 900 incredibili anni per essere smaltiti, alle cannucce, alle scatole, ai contenitori.
Questo però è solo l’ultimo anello di una lunga catena di processi che danneggiano l’ambiente perché anche la cottura di cibi grassi a temperature alte causano emissioni di particelle inquinanti e agenti cancerogeni: tra gli alimenti più inquinanti troviamo hamburger e pollo fritto.
E a questo si lega la deforestazione della foresta amazzonica che ha visto un forte aumento dal 1991 proprio a causa della grande richiesta di carne bovina: infatti il 70% delle zone deforestate sono utilizzate per il pascolo degli animali ed il restante 30% alla monocoltura della soia utilizzata per far crescere più velocemente i polli.
Causa d’ inquinamento sono anche gli allevamenti intensivi emettendo gas metano e ossido di azoto causa della produzione dell’effetto serra e produzione di ammoniaca che causa le piogge acide.

Per contrastare questa scia Pret a Manger, nota catena di fast food britannica, vuole diventare più sostenibile affermando che entro il 2025 il 100% del packaging prodotto sarà riciclabile, riutilizzabile o compostabile, impegnandosi ad eliminare anche tutta la plastica monouso non necessaria.
È già scesa in campo sul fronte dei bicchieri da bibita e da caffè offrendo uno sconto ai clienti che si portano da casa bicchieri riutilizzabili. Così come anche Mc Donald’s che si è impegnata a usare solo materiali riciclabili ed ecosostenibili per i bicchieri entro il 2025.
In questo modo in meno di dieci anni il 100% delle confezioni proverrà da fonti rinnovabili, riciclate o con certificazione della provenienza da aree non sottoposte a deforestazione.